Renzi, destra, sinistra? Seppellire chi la pensa diversamente

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di Salvo Barbagallo

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Sono tutti lì, quelli del Pd, a cercare di salvare la barca che affonda, a spegnere l’incendio che brucia le paratie e le falle che fanno intravedere un abisso. Quel termine “quasi” legato alla “scissione” in atto nel PD, il partito che esprime (e sostiene con altri) il Governo nazionale, è come una clava che si abbatte sui rottami ai quali si aggrappano ancora i superstiti in cerca di una (impossibile?) salvezza. È uno spettacolo deprimente, quello che stanno offrendo i Dem, tutti quei “compagni” che (in teoria) si erano votati alla difesa dei “lavoratori”, a difesa delle classi meno abbienti. Uno spettacolo, seguito come un “talk show” televisivo che lo spettatore segue fin quando non si stanca di vedere le stesse cose già viste, con nulla di “inedito”.

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I mass media (tutti o “quasi”) non fanno sforzi fantasiosi per presentare ciò che sta accadendo all’interno del PD, ma non si rendono conto che la massiccia invadenza di informazione (?) può (come accade) ottenere l’effetto contrario, cioè non “interesse” ma “rigetto”. Rigetto del cittadino comune di tutto ciò che rappresenta la “politica” e i “politici” che attualmente la rappresentano.

In tanti e in tanti, tutti autorevoli personaggi, si sono (auto)investiti del ruolo di “pompiere” per spegnere lo strumentale (?) incendio della nave alla deriva, per impedire la (quasi)scissione nel PD. Non c’è (fortunatamente e opportunamente, come è giusto nella funzione) la “voce” maxima, quella del Capo dello Stato. Non può esserci, non possono esserci interferenze in questioni come quelle che stanno dilaniando il Partito di Governo. Ma la nave/PD è veramente alla deriva, oppure questi avvenimenti (pseudo?) politici sono stati (ben) programmati a tavolino affinché l’ex premier ed ex segretario di partito Matteo Renzi rimanesse “unico” timoniere (senza possibilità di ricambio) del “relitto” (che relitto non rimarrà)? Destra o Sinistra sono termine (oggi) che non hanno più significato: da tempo sono state cancellate le origini ideologiche, le commistioni, le trasversalità d’uso consueto sono diventate regole. Il cittadino comune non comprende, è rimasto senza veri punti di riferimento, reagisce solo quando ne ha una concreta occasione, come è stato già nella dimenticata competizione elettorale per il Referendum Costituzionale. Quel “NO” eclatante al modo di condurre la Cosa pubblica è stato archiviato, nonostante che siano trascorsi pochi mesi: alla “volontà” del cittadino “comune” non è stata data (e non verrà data) alcun valore. Prevale la volontà di pochi, di coloro che vogliono “seppellire” chi la pensa diversamente.

La “democrazia”? Sempre più appannata. E pur tuttavia basterebbe prendere coscienza che a questo Paese, che all’Italia si voglia prospettare come percorso “normale” sul quale avviarsi nel presente e nell’immediato futuro, l’incertezza. Nell’incertezza (degli altri), infatti, è facile dominare.

Era fin troppo evidente che a chi all’interno del PD avesse chiesto “programmi” per risollevare le sorti della collettività, si ponesse il muro della cosiddetta “non comprensione” delle tematiche. In una lotta di “potere” per avere più “potere”, pochi gli spazi di manovra per i “diversamente pensanti”.

Matteo Renzi e Orfini

Al cittadino comune, purtroppo, poca importa dei “panni sporchi” che si mostrano (come in questa occasione nel PD) all’interno di una compagine politica. Il guaio è che quei “panni sporchi” sono quelli che, poi, coprono le iniziative che vengono prese nel nome di quella collettività verso la quale pochi (pochissimi?) hanno interesse a cambiarne le negative condizioni di vita.

In pratica, Matteo Renzi continua a “vincere”, e non avrà, a conclusione di questa squallida vicenda, terreno bruciato come pochi (o molti?) speravano. Come la storia insegna (o avrebbe dovuto insegnare) per “minoranze” e “diversamente pensanti” il futuro è stato scritto in precedenza. Preistoria Bandiera rossa/Falce e martello…

E…a conclusione: cosa è andato a fare “veramente” Matteo Renzi negli Stati Uniti d’America? Solo per dare “lezioni” ai giovani yankee?

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